
L’allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino, ha parlato in conferenza stampa in vista della cruciale sfida di Serie A contro il Genoa di domenica, affrontando temi come le difficoltà recenti della squadra, la profondità della rosa e l’impatto delle partenze nel mercato invernale.
Nonostante un periodo complicato, il tecnico si è mostrato fiducioso nella capacità del gruppo di reagire e migliorare.
Riflettendo sulle ultime prestazioni della Fiorentina, Palladino ha riconosciuto le difficoltà, ma ha sottolineato come queste abbiano rappresentato un’opportunità di crescita:
“È stato un mese difficile in termini di risultati, ma le settimane sono sempre state le stesse. Come ho sempre detto, cresciamo nelle difficoltà: questo è stato un mese molto formativo, come ha dimostrato la grande prova di carattere contro la Lazio.”
Interrogato sulle difficoltà della squadra contro avversari difensivi, ha ribadito l’importanza dell’adattabilità tattica:
“Ogni partita ha la sua storia, dobbiamo essere bravi a capire che tipo di gara sarà. Quella di domenica è la partita più importante dell’anno, dobbiamo dare continuità alla buona prestazione contro la Lazio.”
Uno dei temi più rilevanti è stato l’elogio di Palladino per il giovane difensore Pietro Comuzzo, che ha definito un giocatore maturo oltre la sua età:
“Pietro è un ragazzo straordinario, ha un grande senso di appartenenza a questa maglia. Lo ringrazio, sono pazzo di lui.”
Parlando delle critiche ricevute dalla squadra, il tecnico ha difeso i suoi giocatori, distinguendo tra critiche costruttive e falsità mediatiche:
“Il gruppo ha sofferto in passato per non essere riuscito a ottenere risultati che un tempo erano positivi. Le critiche sono sempre giuste se costruttive e se ci aiutano a crescere. Ciò che ci ha dato fastidio sono state le falsità e le bugie, e in questo senso credo che la squadra abbia dato una grande risposta.”
Palladino ha poi riconosciuto le difficoltà nel dover integrare nuovi giocatori a metà stagione, sottolineando l’importanza dell’unità del gruppo:
“Molti cambiamenti creano sicuramente difficoltà. Assemblare una squadra con tanti nuovi giocatori non è facile, io cerco di fare del mio meglio. Chi arriva dovrà essere bravo a inserirsi in un gruppo straordinario. I ragazzi ci credono e vogliono portare la Fiorentina il più in alto possibile.”
Un tema di discussione importante è stata la partenza di Jonathan Ikoné, un giocatore su cui Palladino aveva puntato ma che ha lasciato la squadra a gennaio:
“Gli ho dato tanto affetto e fiducia, ho cercato di tirare fuori il meglio da lui. A volte ci sono riuscito, altre volte no. Poteva dare qualcosa in più. Quando un ragazzo va via a gennaio, mi dispiace, perché lo considero un mio fallimento: vorrei che i giocatori si esprimessero sempre al 100%.”
Con la Fiorentina determinata a dare seguito alla buona prestazione contro la Lazio, Palladino ha ribadito l’importanza della sfida contro il Genoa e del lavoro per rafforzare ulteriormente la squadra.